Ashwagandha

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Descrizione e Caratteristiche

L’Ashwagandha (Withania somnifera), conosciuta anche come ginseng indiano o ciliegia d’inverno, è una delle piante più importanti della medicina ayurvedica tradizionale indiana. Appartiene alla famiglia delle Solanaceae (belladonna) e cresce principalmente in terreni aridi o ghiaiosi nelle regioni dell’Asia meridionale, soprattutto in India, Pakistan e Afghanistan. Negli integratori viene utilizzata principalmente la radice, che è la parte più preziosa della pianta, raccolta a maturità per le sue proprietà benefiche. I principali principi attivi sono i withanolidi (steroidi lattonici triterpenici), gli alcaloidi (withanina, somniferina, tropina), le saponine, gli aminoacidi, il ferro e i flavonoidi. Il nome scientifico “somnifera” fa riferimento alla sua capacità di indurre rilassamento e favorire il sonno. Nella medicina ayurvedica l’ashwagandha è classificata come pianta rasayana, ovvero ad azione tonica, con la fama di promuovere vigore psicofisico, vitalità, prestazioni intellettuali e longevità.

Funzioni Principali

  • Proprietà adattogene: Aiuta l’organismo a rispondere meglio allo stress fisico e mentale, normalizzando la produzione di cortisolo e ripristinando la normale funzione emotiva e fisica del corpo.
  • Riduzione dello stress e dell’ansia: Riduce significativamente i livelli di cortisolo (ormone dello stress), diminuisce i sintomi di ansia e depressione, migliora la sensazione di calma e l’equilibrio emotivo.
  • Miglioramento del sonno: Favorisce un sonno ristoratore e più profondo grazie alle sue naturali proprietà rilassanti, risultando utile per chi soffre di insonnia o risvegli notturni frequenti.
  • Supporto alle funzioni cognitive: Migliora memoria, concentrazione, capacità di apprendimento, tempo di reazione e prestazioni psicomotorie, proteggendo le cellule cerebrali dai danni ossidativi dello stress cronico.
  • Aumento di energia e resistenza: Incrementa la vitalità, riduce l’affaticamento, aumenta la forza, la massa muscolare, la resistenza fisica e le prestazioni atletiche, favorendo anche il recupero muscolare.
  • Proprietà antinfiammatorie: I withanolidi esercitano un’azione antinfiammatoria importante, utile nella prevenzione del danno cartilagineo causato dall’osteoartrite.
  • Rafforzamento del sistema immunitario: I withanolidi stimolano le difese immunitarie e aiutano l’organismo a proteggersi dalle infezioni grazie alle proprietà immunomodulanti.
  • Benefici cardiovascolari e metabolici: Riduce i livelli di colesterolo e trigliceridi, abbassa la pressione arteriosa, riduce i livelli di zucchero nel sangue nei soggetti diabetici e previene l’aumento di peso associato al cortisolo.
  • Aumento della fertilità maschile: Migliora la fertilità negli uomini e le prestazioni sessuali, essendo tradizionalmente utilizzata come afrodisiaco.
  • Proprietà antiossidanti: Contribuisce alle naturali difese dell’organismo proteggendo le cellule dallo stress ossidativo causato dai radicali liberi.

Evidenze Scientifiche

L’ashwagandha è supportata da studi scientifici che ne confermano diverse proprietà. Uno studio pubblicato su Pharmacognosy Research ha sperimentato l’effetto di un estratto di ashwagandha sulla performance cognitiva e psicomotoria di 26 giovani sani (maschi, tra i 20 e i 35 anni): dopo 14 giorni di assunzione (250 mg 2 volte al giorno), il gruppo trattato ha evidenziato un netto miglioramento del tempo di reazione in 5 su 6 test psicomotori rispetto al placebo, confermando l’azione adattogena e neuroprotettiva della pianta. Diversi studi hanno evidenziato che l’assunzione di ashwagandha può aumentare la forza e la massa muscolare, risultando particolarmente utile per atleti e appassionati di fitness. La ricerca ha dimostrato effetti sul sistema endocrino, sugli apparati cardiovascolare e respiratorio e sul sistema nervoso centrale. Tuttavia, è importante notare che recenti segnalazioni indicano che l’uso improprio di ashwagandha può causare danni al fegato, con segnalazioni di epatotossicità grave che hanno richiesto trapianti di fegato. La pianta può anche causare nausea, diarrea, dispepsia, sonnolenza e vertigini. È controindicata in gravidanza (può indurre aborto) e allattamento, e l’uso concomitante con sedativi, immunosoppressori, ormoni tiroidei o farmaci antidiabetici richiede cautela. Si raccomanda di consultare un medico prima di iniziare l’integrazione, soprattutto in caso di patologie epatiche preesistenti o assunzione di farmaci.

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