Valeriana

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Descrizione e Caratteristiche

La Valeriana (Valeriana officinalis) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Valerianaceae, che cresce in Europa centro-settentrionale e Asia del nord. Il nome scientifico deriva dalle parole latine “valere” (godere di buona salute) e “officinalis” (da impiegare nell’officina farmaceutica), testimoniando il suo utilizzo medicinale sin dai tempi dei Greci e dei Romani. Negli integratori vengono utilizzati il rizoma e le radici essiccate, ricchi di principi attivi tra cui acidi valerenici, valepotriati (iridoidi), olio essenziale (isovaleranato di bornile), sesquiterpenoidi (β-cariofillene, valeranale, valeranone), alcaloidi, polisaccaridi e flavonoidi. Il funzionamento della valeriana dipende dalla presenza di particolari acidi che inibiscono l’attività del GABA (acido gamma-aminobutirrico), mediatore chimico responsabile dell’eccitabilità neuronale.

Funzioni Principali

  • Proprietà sedative e ipnoinducenti: Favorisce il sonno fisiologico, riduce il tempo necessario ad addormentarsi e migliora la qualità del sonno stesso, con attività benefica sia sull’induzione del sonno che sulla qualità degli stadi successivi, senza provocare intontimenti mattutini.
  • Azione ansiolitica: Efficace nel trattamento degli stati neuro-ansiosi minori, agitazione, nervosismo e stress, rappresentando un’alternativa naturale all’utilizzo dei comuni farmaci ansiolitici.
  • Effetto antispasmodico: I valepotriati presenti hanno azione spasmolitica capace di rilassare la muscolatura, risultando utile negli spasmi gastrici e colici, nelle tensioni gastrointestinali di origine nervosa e nei sintomi della sindrome del colon irritabile.
  • Benefici cardiovascolari: Agisce favorevolmente nei dolori cardiaci di origine nervosa e come sedativo del cuore, con effetti antipertensivi dimostrati in modelli animali.
  • Azione sul sistema nervoso centrale: Riduce l’agitazione motoria, migliora la coordinazione motoria, l’efficienza e la concentrazione, risultando utile nella neurastenia e nell’insonnia da sovraffaticamento nervoso e intellettuale.
  • Proprietà carminativa: Impedisce la formazione di gas nell’intestino o ne favorisce l’emissione, lenendo i dolori addominali grazie ai terpeni e flavonoidi.
  • Trattamento di cefalee ed emicranie: Utile nel trattamento delle emicranie e cefalee di origine nervosa.
  • Benefici in menopausa: Può ridurre la severità e la frequenza delle vampate di calore in menopausa.
  • Effetti antiossidanti e neuroprotettivi: In vitro presenta effetti antiossidanti, citoprotettivi e neuroprotettivi.

Evidenze Scientifiche

L’attività sedativa della valeriana, dimostrata in diversi studi in vitro ed in vivo, è riconducibile alla straordinaria capacità dell’estratto standardizzato di agire sugli stessi recettori sui quali agiscono i farmaci di sintesi. Tuttavia, gli studi clinici condotti sull’uomo mostrano effetti modesti sul miglioramento della qualità del sonno, e queste proprietà non sono risultate superiori al placebo in alcune ricerche. Studi hanno indicato che la valeriana può migliorare il sonno e alleviare l’ansia in persone con HIV in terapia antiretrovirale, ridurre le vampate di calore e la dismenorrea, contribuire a ridurre in maniera controllata l’assunzione di benzodiazepine e alleviare i sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo. Tuttavia, si tratta di studi condotti su piccoli campioni che non consentono di trarre conclusioni definitive. Rassegne degli studi clinici hanno concluso che le prove circa l’efficacia della pianta come ansiolitico nell’uomo sono ancora insufficienti. Il meccanismo d’azione non è ben noto e mancano studi conclusivi, anche a causa di metodologie non sempre corrette e dell’estrema facilità con cui i composti presenti nella valeriana si corrompono. La posologia consigliata è di 300-500 mg di estratto secco (titolato acidi valerenici totali min. 0,42%) al giorno, o 30-40 gocce di tintura madre diluite in acqua 2 volte al giorno. Alle dosi consigliate la pianta non provoca effetti collaterali indesiderati, eccetto casi di ipersensibilità individuale. Non va utilizzata in gravidanza, allattamento, in età pediatrica e in associazione con psicofarmaci, antidepressivi, antiepilettici e barbiturici.

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