B-NERV

1. Perché B-NERV contiene dosi così elevate di vitamine del gruppo B? Le dosi terapeutiche di vitamine del gruppo B in B-NERV (come i 500 mcg di B12) sono molto superiori ai fabbisogni giornalieri di base perché sono pensate per scopi terapeutici, non solo preventivi. Nelle neuropatie periferiche, nella neuropatia diabetica o in condizioni di elevato stress ossidativo, il corpo necessita di quantità molto maggiori di vitamine B per riparare la guaina mielinica danneggiata e sostenere la rigenerazione nervosa. Queste vitamine sono idrosolubili, quindi l’eccesso viene eliminato con le urine senza accumularsi, rendendo sicuri anche dosaggi elevati.

2. B-NERV può aiutare in caso di tunnel carpale o sciatalgia? Sì, B-NERV è particolarmente indicato per le compressioni nervose come il tunnel carpale o la sciatica. L’acido alfa-lipoico riduce l’infiammazione del nervo compresso e protegge le cellule nervose dallo stress ossidativo causato dalla compressione. Le vitamine del gruppo B supportano la rigenerazione della mielina e migliorano la conduzione nervosa. I benefici si manifestano generalmente dopo 4-8 settimane di assunzione costante. B-NERV non risolve la compressione meccanica (che può richiedere fisioterapia o in casi gravi chirurgia), ma riduce significativamente i sintomi come formicolio, dolore e intorpidimento.

3. Quanto tempo ci vuole per vedere miglioramenti nella neuropatia diabetica con B-NERV? I tempi di risposta variano in base alla severità e alla durata della neuropatia. Nei casi lievi-moderati, i primi miglioramenti sintomatici (riduzione di formicolii, bruciori, dolore neuropatico) possono manifestarsi già dopo 3-4 settimane. Per benefici più stabili e duraturi sulla funzione nervosa e sulla rigenerazione mielinica, sono necessari cicli di almeno 3-6 mesi. Negli studi clinici sull’acido alfa-lipoico, dosaggi di 600 mg al giorno per 3-5 settimane hanno mostrato miglioramenti significativi. L’importante è abbinare l’integrazione a un buon controllo glicemico, perché la glicemia alta continua a danneggiare i nervi.

4. B-NERV può abbassare l’omocisteina elevata? Come e perché è importante? Sì, B-NERV è efficace nel ridurre l’omocisteina elevata grazie all’azione sinergica di vitamina B12, B6 e acido folico, che sono i cofattori essenziali per metabolizzare e smaltire l’omocisteina. L’omocisteina alta è un fattore di rischio cardiovascolare indipendente, aumenta il rischio di trombosi, danneggia l’endotelio vascolare e può contribuire al declino cognitivo. Livelli ottimali dovrebbero essere sotto i 10 µmol/L. Con B-NERV, riduzioni significative si possono vedere dopo 1-2 mesi di assunzione. È consigliabile fare un controllo ematico prima e dopo per monitorare i progressi.

5. Perché l’acido alfa-lipoico è considerato “l’antiossidante universale”? L’acido alfa-lipoico è unico perché è sia idrosolubile che liposolubile, quindi può agire in tutti i compartimenti cellulari (acquosi e grassi), a differenza di altri antiossidanti che funzionano solo in uno dei due ambienti. Inoltre, ha la capacità di rigenerare altri antiossidanti esauriti come vitamina C, vitamina E, coenzima Q10 e glutatione, amplificando enormemente la protezione antiossidante totale dell’organismo. Questa versatilità lo rende particolarmente efficace contro lo stress ossidativo sistemico e nella protezione delle cellule nervose, che hanno un metabolismo molto attivo e producono molti radicali liberi.

6. Posso assumere B-NERV se ho il morbo di Parkinson o altre malattie neurodegenerative? B-NERV può essere un supporto utile nelle patologie neurodegenerative grazie all’azione neuroprotettiva dell’acido alfa-lipoico e al supporto delle vitamine del gruppo B sulla funzione nervosa. Tuttavia, è fondamentale consultare il neurologo prima dell’uso, soprattutto se assumi levodopa o altri farmaci specifici per il Parkinson. La vitamina B6 ad alte dosi può interferire con l’efficacia della levodopa (se non è in forma associata a carbidopa/benserazide). In generale, il supporto nutrizionale neurologico è importante nelle malattie neurodegenerative, ma va sempre coordinato con la terapia farmacologica esistente per evitare interferenze.