micoterapiia

Micoterapia: i funghi medicinali al servizio della salute

La micoterapia non è una moda importata dalla Cina, ma rappresenta una branca della medicina naturale che utilizza i funghi medicinali per promuovere il benessere e supportare le funzioni dell’organismo. Questa pratica affonda le sue radici nella medicina tradizionale cinese e giapponese, dove alcuni funghi sono stati utilizzati per millenni come rimedi terapeutici, con documentazioni che risalgono a oltre 4000 anni fa. Oggi, la ricerca scientifica moderna sta confermando molte delle proprietà attribuite tradizionalmente a questi straordinari organismi, validando attraverso studi in vitro e in vivo le loro molteplici azioni benefiche.

Origini e principi della micoterapia

La micoterapia è stata praticata in Oriente per secoli come parte integrante della medicina tradizionale cinese e dell’Ayurveda. Gli antichi medici orientali avevano già identificato le proprietà terapeutiche di specifici funghi, utilizzandoli per riequilibrare le funzioni dell’organismo e trattare diverse condizioni patologiche. Il sistema della medicina tradizionale cinese si concentra più sulla causa che sul sintomo, utilizzando i funghi medicinali come strumento per mantenere l’omeostasi e prevenire i disturbi prima che si manifestino.

I funghi medicinali contengono migliaia di composti bioattivi, tra cui polisaccaridi (in particolare beta-glucani), triterpeni, steroli, antiossidanti, vitamine e minerali. Questi componenti agiscono sinergicamente per sostenere il sistema immunitario, contrastare lo stress ossidativo e migliorare il benessere generale.

​Meccanismi d’azione dei funghi medicinali

I funghi medicinali esercitano le loro azioni benefiche attraverso diversi meccanismi sinergici:

  • Neuroprotezione: alcuni funghi come l’Hericium stimolano la produzione di fattori neurotrofici che promuovono la crescita e la riparazione neuronale
  • Immunomodulazione: i beta-glucani attivano recettori specifici come i toll-like receptor (TLR), in particolare il TLR4, innescando cascate di segnalazione che portano alla produzione di citochine e all’attivazione delle cellule immunitarie
  • Azione antiossidante: i composti fenolici e i triterpeni neutralizzano i radicali liberi, proteggendo le cellule dallo stress ossidativo
  • Regolazione metabolica: i polisaccaridi migliorano la sensibilità all’insulina e regolano il metabolismo dei lipidi attraverso diversi pathway molecolari

Ora approfondiamo i principali funghi medicinali e le loro proprietà terapeutiche.

Agaricus blazei Murrill: il fungo del sole

L’Agaricus blazei Murrill, conosciuto anche come “fungo del sole” o “fungo della vita”, è originario della foresta pluviale brasiliana ed è uno dei funghi medicinali più studiati per le sue proprietà immunomodulanti. Questo fungo si distingue per l’elevata concentrazione di beta-glucani ad alto peso molecolare, considerati tra i più attivi rispetto ad altri funghi medicinali.

Composizione e proprietà

L’Agaricus blazei è ricco di polisaccaridi (beta-glucani), proteine, acidi grassi insaturi, steroidi, tocoferolo, composti fenolici come l’acido cinnamico, oltre a sali minerali (magnesio, potassio, fosforo, ferro, rame, selenio, manganese, zinco) e vitamine del gruppo B. I beta-glucani di questo fungo, in particolare quelli con struttura β-1,3 e ramificazioni β-1,6, hanno dimostrato potenti proprietà immunomodulatorie.

Azione immunomodulante

Studi in vitro hanno dimostrato che l’Agaricus blazei induce la secrezione di ossido nitrico e citochine proinfiammatorie come TNF-alfa e IL-8 da parte dei macrofagi. Ricerche in vivo hanno evidenziato un aumento della produzione di cellule che producono anticorpi di ben 3 volte nella milza in risposta a un antigene, probabilmente indotto dalla produzione di IL-1 e IL-6 nei macrofagi. Altri studi hanno documentato livelli aumentati di IgG (anticorpi), linfociti T e capacità fagocitaria in seguito all’assunzione del fungo.

Applicazioni terapeutiche

L’Agaricus blazei ha mostrato efficacia in diversi ambiti:

  • Supporto oncologico: in associazione alle terapie oncologiche convenzionali, il fungo ha dimostrato di potenziare l’efficacia della chemioterapia con riduzione degli effetti collaterali e miglioramento della qualità della vita dei pazienti
  • Effetti antidiabetici: diversi studi hanno evidenziato miglioramenti nella resistenza all’insulina nei soggetti diabetici e nella regolazione della glicemia
  • Riduzione dei lipidi: ha mostrato capacità di ridurre peso corporeo, grasso corporeo, colesterolo e glicemia anche in individui sani
  • Protezione epatica: offre protezione contro i danni epatici e favorisce il miglioramento della funzionalità del fegato

Reishi: il fungo dell’immortalità

Il Reishi (Ganoderma lucidum) è probabilmente il fungo medicinale più conosciuto e venerato nella medicina tradizionale orientale, dove è chiamato “fungo dell’immortalità” o “re delle erbe”. Utilizzato da oltre 2.000 anni, questo fungo contiene circa 4.000 composti bioattivi.

Componenti bioattivi

Il Reishi è ricco di beta-glucani con proprietà immunostimolanti, triterpeni con azione antinfiammatoria e antitumorale, steroli, peptidoglicani, antiossidanti naturali, minerali (calcio, potassio, fosforo, ferro, zinco, rame, manganese, magnesio, germanio), aminoacidi e vitamine del gruppo B (B5, B9) e vitamina C.

Proprietà terapeutiche

Il Reishi agisce come potente immunomodulante, stimolando l’attività dei macrofagi e delle cellule NK (natural killer), promuovendo la produzione di linfociti T e citochine. Le sue proprietà adattogene lo rendono particolarmente utile per aumentare la resistenza dell’organismo agli stress fisici, chimici e biologici, aiutando a regolare i livelli di cortisolo.

I triterpeni del Reishi hanno dimostrato effetti benefici sul sistema cardiovascolare, contribuendo a ridurre il colesterolo LDL e a migliorare i livelli di HDL, oltre a proprietà ipotensive che aiutano a regolare la pressione sanguigna. L’acido pantotenico (vitamina B5) agisce sul sistema nervoso, riducendo problemi di insonnia e stress, con effetti antidepressivi e rilassanti.

Maitake: la gallina dei boschi

Il Maitake (Grifola frondosa), conosciuto anche come “gallina dei boschi”, è un fungo medicinale che ha conquistato fama mondiale negli ultimi quindici anni grazie alla sua efficacia come immunostimolante, antidiabetico e alla sua capacità di ridurre il tessuto adiposo.

Composizione nutrizionale

Il Maitake è particolarmente ricco di beta-glucani, tra cui la fraxina e altri polisaccaridi che hanno mostrato capacità di migliorare la sensibilità all’insulina e regolare i livelli di glucosio nel sangue. Contiene inoltre vitamine (A, C, D, E e del gruppo B), minerali (potassio, fosforo, zinco e ferro) e antiossidanti come acido ascorbico, flavonoidi e polifenoli.

Azioni terapeutiche principali

Il Maitake stimola l’attività di globuli bianchi quali macrofagi, linfociti T e cellule NK, potenziando la risposta immunitaria e la produzione di citochine. Ha dimostrato proprietà antineoplastiche, rallentando o inibendo la crescita tumorale, agendo contro la formazione di metastasi e inducendo l’apoptosi delle cellule tumorali, in particolare alla prostata e al seno.

Questo fungo sostiene l’attività del pancreas, coadiuva la produzione di insulina e migliora la sensibilità periferica all’insulina, risultando particolarmente utile nella regolazione della glicemia. Inoltre, inibisce la produzione del tessuto adiposo bloccando alcuni passaggi biochimici necessari alla formazione di cellule adipose, privilegiando l’uso dei grassi per produrre energia.

Hericium erinaceus: il fungo dei monaci

L’Hericium erinaceus, noto anche come “lion’s mane” o “fungo dei monaci”, è particolarmente apprezzato per le sue straordinarie proprietà neuroprotettive e rigenerative del sistema nervoso.

Proprietà neurotrofiche uniche

L’Hericium si distingue per la sua capacità unica di stimolare la sintesi del NGF (Nerve Growth Factor), la proteina capace di rigenerare le parti danneggiate dei neuroni. Studi hanno dimostrato che solo l’estratto di Hericium erinaceus ha aumentato l’espressione di NGF in modo dose-dipendente in linee cellulari di astrocitoma umano, stimolando la crescita dei neuriti e aumentando i livelli di NGF nel cervello.

Ricerche recenti hanno identificato composti bioattivi specifici come l’N-de phenylethyl isohericerin (NDPIH) e l’hericene A, che hanno dimostrato potente attività neurotrofica promuovendo l’estensione assonale e la ramificazione dei neuriti nei neuroni ippocampali. Questi composti agiscono attraverso un nuovo percorso di segnalazione pan-neurotrofico, portando a miglioramenti significativi delle prestazioni cognitive.

Applicazioni cliniche

L’Hericium si è dimostrato efficace sia nel prevenire sia nel revertire il declino locomotorio e cognitivo correlato all’invecchiamento nel modello animale. La supplementazione orale determina a livello del sistema nervoso centrale un significativo decremento dello stress ossidativo e dell’infiammazione, un miglioramento nella funzionalità della barriera ematoencefalica e un incremento della neurogenesi.

Chi assume Hericium in maniera continuativa nota un aumento del tono dell’umore, riduzione degli stati d’ansia, maggiore energia mentale e iniziativa. Sono stati riportati miglioramenti del processo decisionale, della capacità di risolvere problemi e dell’apprendimento, probabilmente dovuti alla capacità del fungo di migliorare la neuroplasticità e la neuroimmunomodulazione.

Shiitake: il fungo della longevità

Lo Shiitake (Lentinula edodes) è uno dei funghi medicinali più studiati al mondo, con una lunga tradizione di utilizzo nella medicina orientale.

Componenti attivi

Lo Shiitake è ricco di lentinan, un beta-glucano polisaccaride con potenti proprietà immunomodulanti, eritadenina (un aminoacido che riduce il colesterolo), aminoacidi essenziali, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, B12 e niacina), vitamina D e minerali come selenio, manganese, zinco e rame.

Proprietà immunomodulatorie

Uno studio clinico randomizzato e controllato ha coinvolto 52 adulti sani che hanno consumato 5-10 funghi Shiitake al giorno per quattro settimane. I risultati hanno dimostrato un miglioramento significativo dell’immunità: test salivari hanno rivelato livelli più elevati di immunoglobulina A (IgA), mentre gli esami del sangue hanno mostrato livelli più bassi di proteina C-reattiva (CRP), un marcatore dell’infiammazione.

Azioni terapeutiche

Lo Shiitake attiva le cellule immunitarie come macrofagi, linfociti T, cellule NK e cellule dendritiche, aumentando la produzione di anticorpi e rafforzando sia l’immunità innata che quella adattiva. Ha dimostrato proprietà antivirali, inibendo la replicazione virale e impedendo ai virus di legarsi alle cellule ospiti.

L’eritadenina contenuta nel fungo abbassa i livelli di colesterolo LDL (cattivo) e trigliceridi, migliorando il profilo lipidico e proteggendo la salute cardiovascolare. Inoltre, le fibre prebiotiche supportano la crescita di batteri benefici nel microbioma intestinale, rafforzano la barriera intestinale e proteggono da infezioni.

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I funghi medicinali come Agaricus blazei, Reishi, Maitake, Hericium e Shiitake offrono molteplici benefici per la salute grazie ai loro ricchi profili di composti bioattivi. L’integrazione di questi funghi in un approccio di medicina integrata può contribuire al mantenimento del benessere e al supporto delle funzioni immunitarie dell’organismo. ​

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