Il controllo del metabolismo glucidico rappresenta uno degli aspetti fondamentali della prevenzione e della diagnosi precoce di alterazioni metaboliche che possono evolvere verso il diabete e le sue complicanze. Tre esami del sangue – glicemia a digiuno, emoglobina glicata e insulinemia – offrono informazioni complementari e permettono di ottenere un quadro completo dello stato metabolico del paziente.
L’eccesso di peso, specialmente il grasso viscerale, induce una infiammazione cronica di basso grado che ostacola il segnale dell’insulina, creando le basi per lo sviluppo della resistenza insulinica e, successivamente, del diabete tipo 2.
I tre pilastri del monitoraggio
Glicemia a digiuno
La glicemia a digiuno misura la concentrazione di glucosio nel sangue dopo almeno 8 ore di digiuno. I valori normali si situano tra 70 e 99 mg/dl. Valori compresi tra 100 e 125 mg/dl indicano una condizione di alterata glicemia a digiuno (prediabete), mentre valori ≥126 mg/dl sono diagnostici per il diabete.
È importante sottolineare che valori ottimali dovrebbero posizionarsi tra 75 e 90 mg/dl per garantire un metabolismo glucidico efficiente. Anche valori nella fascia alta della normalità (90-99 mg/dl) possono già indicare un metabolismo non ottimale.
Emoglobina glicata (HbA1c)
L’emoglobina glicata rappresenta un parametro che riflette i livelli medi di glicemia degli ultimi 2-3 mesi. Quando il sangue è esposto a concentrazioni elevate di glucosio, lo zucchero si lega all’emoglobina attraverso un processo chiamato glicosilazione.
Valori di riferimento:
- Normale: <5,7%
- Prediabete: 5,7-6,4%
- Diabete: ≥6,5%
Il grande vantaggio dell’emoglobina glicata è che non richiede il digiuno e fornisce informazioni sul controllo glicemico a lungo termine. Nei pazienti diabetici, mantenere l’HbA1c tra 6,5% e 7% riduce significativamente il rischio di complicanze cardiovascolari e microvascolari.
Insulina e indice HOMA-IR
La misurazione dell’insulina a digiuno è un esame spesso sottovalutato ma estremamente prezioso per la diagnosi precoce di resistenza insulinica. Questo parametro indica quanta insulina deve produrre il pancreas per mantenere la glicemia nella norma.
Valori ottimali di insulina: 3-6 µU/mL. Valori superiori a 8-10 µU/mL, anche in presenza di glicemia normale, possono rappresentare un segnale precoce di resistenza insulinica.
L’indice HOMA-IR integra glicemia e insulina secondo la formula: HOMA-IR = (glicemia mg/dl × insulina µU/mL) / 405
Valori <2 sono normali, mentre valori >2,5 indicano resistenza insulinica.
Tabella riassuntiva dei valori
|
Parametro |
Valori ottimali |
Valori normali |
Prediabete |
Diabete |
|
Glicemia a digiuno |
75-90 mg/dl |
70-99 mg/dl |
100-125 mg/dl |
≥126 mg/dl |
|
Emoglobina glicata |
<5,7% |
<5,7% |
5,7-6,4% |
≥6,5% |
|
Insulina |
3-6 µU/mL |
2-25 µU/mL |
8-15 µU/mL |
>15 µU/mL |
|
HOMA-IR |
<1,5 |
<2,0 |
2,0-2,5 |
>2,5 |
Quando eseguire questi esami
La combinazione di questi tre esami permette di identificare alterazioni metaboliche in fasi molto precoci. Questi esami sono particolarmente indicati in presenza di:
- Familiarità per diabete
- Sovrappeso o obesità (BMI ≥25 kg/m²)
- Età superiore a 45 anni
- Sedentarietà
- Ipertensione o dislipidemia
- Sindrome metabolica
- Pregresso diabete gestazionale
Per soggetti a rischio, si consiglia uno screening annuale. In caso di prediabete, il monitoraggio dovrebbe essere semestrale.
Fattori che influenzano il metabolismo glucidico
Tra i fattori che favoriscono l’insulino-resistenza, alimentazione e stile di vita giocano un ruolo chiave. Una dieta ricca di zuccheri semplici, farine bianche e cibi elaborati provoca continui picchi di glicemia. In risposta, il corpo secerne troppa insulina che col tempo diventa meno efficace.
Altri elementi critici includono:
- Stress cronico e cattiva qualità del sonno: alzano i livelli di cortisolo
- Sedentarietà: riduce la captazione muscolare di glucosio
- Disbiosi intestinale: altera l’assorbimento dei nutrienti
Conclusioni
La valutazione congiunta di glicemia, emoglobina glicata e insulina basale permette una visione completa dello status metabolico:
- La glicemia evidenzia l’equilibrio acuto;
- L’emoglobina glicata offre una prospettiva sul controllo cronico;
- L’insulinemia svela precocemente i disordini funzionali del pancreas che spesso precedono di anni l’insorgere del diabete manifesto.
L’associazione dei tre esami consente il riconoscimento tempestivo di stati di insulino-resistenza, prediabete e le condizioni di infiammazione metabolica cronica subclinica, molto prima che compaiano alterazioni irreversibili.